13. Mercato rilevante

13.1 mercato geografico nazionale

Il mercato dei diritti di trasmissione televisiva delle partite del campionato di calcio italiano ha dimensione nazionale ed i comportamenti anticoncorrenziali ivi tenuti non rientrano nell’ambito di applicazione del diritto antitrust dell’Unione Europea (App. Milano, 4 novembre 2009, Giud. Tarantola, Conto Tv c. Lega Nazionale Professionisti, In front Italy s.r.l., Aida 2011, Repertorio VII.13.1).

L’ambito geografico della raccolta pubblicitaria sul mezzo televisivo può essere individuato con riferimento alla diffusione territoriale del messaggio pubblicitario, in corrispondenza della zona di irradiazione del segnale dell’emittente; conseguentemente è necessario identificare mercati distinti della raccolta pubblicitaria televisiva nazionale e locale (Autorità 27 giugno 2002 n. 10907, TV internazionale/Rami di azienda di emittenti locali, Aida 2003, Repertorio VII.13.1).

Il mercato dei diritti televisivi relativi alle partite di Coppa Italia è limitato al territorio nazionale (Autorità 18 luglio 2002 n. 10985, Aida 2003, 948/2).

L’ambito geografico della raccolta pubblicitaria sul mezzo televisivo può essere individuato con riferimento alla diffusione territoriale del messaggio pubblicitario, in corrispondenza della zona di irradiazione del segnale dell’emittente; conseguentemente è necessario identificare mercati distinti della raccolta pubblicitaria televisiva nazionale e locali (Autorità 9 gennaio 2003 n. 11574, MTV Italia / Rami di azienda, Aida 2003, Repertorio VII.13.1 ).

La dimensione nazionale del mercato delle pay tv non esclude che fattispecie restrittive della concorrenza assumano rilievo a livello comunitario ((Trib. Roma, ordinanza 14 agosto 2000, Aida 2002, 829/10).

Il mercato geografico rilevante nel mercato delle pay tv ha dimensioni nazionali (Trib. Roma, ordinanza 14 agosto 2000, Aida 2002, 829/9).

Il mercato dei diritti televisivi in chiaro sulle partite di calcio costituisce un mercato rilevante ex se, separato rispetto a quello dei diritti sui film o su altri programmi: per la capacità dei primi di produrre elevati livelli di audience ed attrarre investimenti pubblicitari, ed attesa la loro non sostituibilità con diritti aventi altri contenuti. (TAR Lazio, 6 marzo 2000, Aida 2001, 760/2)

Considerato che i messaggi pubblicitari sono scritti o trasmessi in lingua nazionale, il mercato degli spazi pubblicitari sui media operanti a livello nazionale si identifica con il territorio nazionale (nella specie: italiano), il quale costituisce una parte sostanziale del mercato unico europeo (Garante, 7 maggio 1992, Aida 1992, 118/8).

 

13.2 mercato geografico comunitario

La dimensione nazionale del mercato delle pay tv non esclude che fattispecie restrittive della concorrenza assumano rilievo a livello comunitario ((Trib. Roma, ordinanza 14 agosto 2000, Aida 2002, 829/10).

In presenza di mercati di estensione nazionale, il carattere arbitrario del rifiuto di concedere licenze di diritti di proprietà intellettuale (nella specie: sulla trasmissione di suoni e immagini relativi alle corse ippiche) non può essere valutato alla luce della politica seguita su altri mercati geograficamente distinti (Tribunale CE 12 giugno 1997, in causa T‑504/93, Aida 1998, 503/3).

Quando il mercato geografico si suddivide in mercati nazionali distinti in base alla sua struttura determinata dai criteri relativi alle condizioni di concorrenza (e nella specie alla struttura sul mercato della domanda di suoni e immagini delle corse ippiche) la sua compartimentazione non può essere considerata il risultato della politica di concessione di licenze (Tribunale CE 12 giugno 1997, in causa T-504/93, Aida 1998, 503/2).

Il mercato geografico delle trasmissioni di suoni e immagini televisive (nella specie: di corse ippiche) si suddivide in mercati nazionali distinti (Tribunale CE 12 giugno 1997, in causa T‑504/93, Aida 1998,  503/1).

Considerato che i messaggi pubblicitari sono scritti o trasmessi in lingua nazionale, il mercato degli spazi pubblicitari sui media operanti a livello nazionale si identifica con il territorio nazionale (nella specie: italiano), il quale costituisce una parte sostanziale del mercato unico europeo (Garante, 7 maggio 1992, Aida 1992, 118/92)

 

13.3 mercato settore produttivo

Il mercato della concessione di licenze di diritti di esecuzione pubblica di opere protette da diritto d’autore per usi via satellite e internet costituisce un mercato distinto da quello delle licenze di diritti di esecuzione pubblica in ambienti off-line (Commissione CE, 16 luglio 2008, Comp/C2/38.698, Aida 2011, 1388/1).

Il mercato dell’emittenza televisiva in chiaro e della raccolta pubblicitaria sul mezzo televisivo sono da considerare distinti, ma fortemente interconnessi, ai fini dell’applicazione della disciplina antitrust (Autorità 27 giugno 2002 n. 10907, TV internazionale / Rami di azienda di emittenti locali, Aida 2003, Repertorio VII.13.3).

Gli eventi sportivi  che hanno elevata capacità di audience ed un elevato grado di sostituibilità fanno parte del mercato dei diritti televisivi premium, che può essere considerato un mercato del prodotto distinto, sia rispetto ad altri diritti sportivi che rivestono minore importanza, sia rispetto ai diritti cinematografici (Autorità 18 luglio 2002 n. 10985, Aida 2003, 948/1).

Il mercato dell’emittenza televisiva in chiaro e della raccolta pubblicitaria sul mezzo televisivo sono da considerare distinti, ma fortemente interconnessi, ai fini dell’applicazione della disciplina antitrust (Autorità 9 gennaio 2003 n. 11574, MTV Italia / Rami di azienda, Aida 2003, Repertorio VII.13.3).

Nell’ambito dei diritti televisivi in generale e di quelli sportivi in particolare, è possibile operare una distinzione tra diritti televisivi offerti per l’utilizzo in chiaro e diritti televisivi venduti per uso criptato. La distinzione tra le diverse tipologie di diritti non sembra necessariamente configurare, a monte, due mercati distinti, ma due segmenti dello stesso mercato (Autorità 1 luglio 1999 n. 7340, Telepiù s.r.l. c. Juventus F.C. s.p.a., Milan A.C. s.p.a., Bologna Football Club s.p.a., F.C. Internazionale Milano s.p.a., Società Sportiva Napoli Calcio s.p.a, Aida 1999, Repertorio VII.13.3).

Il rapporto tra diritti televisivi di film e diritti relativi ad eventi sportivi appare caratterizzato da complementarietà piuttosto che da sostituibilità (Autorità 1 luglio 1999 n. 7340, Telepiù s.r.l. c. Juventus F.C. s.p.a., Milan A.C. s.p.a., Bologna Football Club s.p.a., F.C. Internazionale Milano s.p.a., Società Sportiva Napoli Calcio s.p.a, Aida 1999, Repertorio VII.13.3).

Insieme ai diritti televisivi dei film di maggiore successo e popolarità, i diritti televisivi dei principali eventi sportivi costituiscono prodotti di qualità (“diritti premium”) in grado di valorizzare la programmazione, attraendo inserzionisti pubblicitari per le emittenti in chiaro e abbonati per le tv a pagamento (Autorità 1 luglio 1999 n. 7340, Telepiù s.r.l. c. Juventus F.C. s.p.a., Milan A.C. s.p.a., Bologna Football Club s.p.a., F.C. Internazionale Milano s.p.a., Società Sportiva Napoli Calcio s.p.a, Aida 1999, Repertorio VII.13.3).

I mercati dei supporti fonografici tendono ad essere nazionali (TAR Lazio, 7 aprile 1999, Aida 1999, 637/4).

Nel settore dei fonogrammi il mercato rilevante sotto il profilo merceologico va individuato con riferimento alla produzione ed alla commercializzazione dei supporti ai rivenditori, senza alcuna distinzione per tipo di fonogramma o per generi musicali, tenuto conto che la domanda dei consumatori finali può rilevare soltanto per spiegare eventualmente le politiche di approvvigionamento dei rivenditori e che questi ultimi esprimono una domanda di acquisto che è strettamente correlata all’esigenza di disporre al minor costo di un assortimento di titoli più possibile funzionale a soddisfare le esigenze dei consumatori finali (TAR Lazio, 7 aprile 1999, Aida 1999, 637/3).

Il mercato della pubblicità televisiva si distingue dal mercato della pubblicità sulla stampa per le diverse categorie di consumatori a cui le due forme di pubblicità si rivolgono, per le diverse tecniche utilizzate, per i differenti costi di produzione e per i prezzi diversi a cui la pubblicità viene venduta (Autorità 10 dicembre 1998 n. 6662, RAI Radiotelevisione Italiana s.p.a. c. Mediaset s.p.a., RTI Reti Televisive Italiane s.p.a., Mediatrade s.p.a., Aida 1999, Repertorio VII.13.3).

All’interno dei diritti televisivi relativi ad eventi sportivi è identificabile un mercato distinto rappresentato dai diritti relativi ad un gruppo più ristretto di eventi sportivi (calcio nazionale, manifestazioni calcistiche internazionali, automobilismo, ciclismo), in virtù delle caratteristiche di grande popolarità presso un pubblico vasto e del raggiungimento di un’audience costantemente elevata (Autorità 10 dicembre 1998 n. 6662, RAI Radiotelevisione Italiana s.p.a. c. Mediaset s.p.a., RTI Reti Televisive Italiane s.p.a., Mediatrade s.p.a., Aida 1999, Repertorio VII.13.3).

I diritti televisivi possono essere distinti secondo le loro modalità di trasmissione (televisiva in chiaro, cripatata, radiofonica). In particolare, in base alla domanda rappresentata dalle televisioni generaliste in chiaro, dalle televisioni a pagamento e dalle emittenti radiofoniche, si possono individuare il mercato delle trasmissioni televisive in chiaro, il mercato televisivo delle trasmissioni criptate (pay-tv, pay-per-view, video on demand) e quello radiofonico (Autorità 10 dicembre 1998 n. 6662, RAI Radiotelevisione Italiana s.p.a. c. Mediaset s.p.a., RTI Reti Televisive Italiane s.p.a., Mediatrade s.p.a., Aida 1999, Repertorio VII.13.3).

Il mercato della pubblicità televisiva si distingue dal mercato della pubblicità sulla stampa per le diverse categorie di consumatori a cui le due forme di pubblicità si rivolgono, per le diverse tecniche utilizzate, per i differenti costi di produzione e per i prezzi diversi a cui la pubblicità viene venduta (Autorità 3 dicembre 1998 n. 6633, RAI Radiotelevisione Italiana s.p.a. c. Cecchi Gori Communications s.p.a., Aida 1999, Repertorio VII.13.3).

All’interno dei diritti televisivi relativi ad eventi sportivi è identificabile un mercato distinto rappresentato dai diritti relativi ad un gruppo più ristretto di eventi sportivi (calcio nazionale, manifestazioni calcistiche internazionali, automobilismo, ciclismo), in virtù delle cui caratteristiche di grande popolarità presso un pubblico vasto e quindi il raggiungimento di un’audience costantemente elevata (Autorità 3 dicembre 1998 n. 6633, RAI Radiotelevisione Italiana s.p.a. c. Cecchi Gori Communications s.p.a., Aida 1999, Repertorio VII.13.3).

I diritti televisivi possono essere distinti secondo le loro modalità di trasmissione (televisiva in chiaro, cripatata, radiofonica). In particolare, in base alla domanda rappresentata dalle televisioni generaliste in chiaro, dalle televisioni a pagamento e dalle emittenti radiofoniche si possono individuare il mercato delle trasmissioni televisive in chiaro, il mercato televisivo delle trasmissioni criptate (pay-tv, pay-per-view, video on demand) e quello radiofonico (Autorità 3 dicembre 1998 n. 6633, RAI Radiotelevisione Italiana s.p.a. c. Cecchi Gori Communications s.p.a., Aida 1999, Repertorio VII.13.3).

La diffusione di trasmissioni in forma codificata definisce un autonomo mercato (Autorità 8 febbraio 1996 provvedimento n. 3605, Aida 1996, 434/6).

Il mercato della televisione generalista in chiaro è diverso da quello delle televisioni tematiche codificate: nei due casi i servizi televisivi costituiscono infatti prodotti distinti offerti a soggetti diversi; nel primo caso questi sono coloro che utilizzano gli spazi di attenzione creati dal programma televisivo al fine di svolgere attività di comunicazione commerciale; nel secondo caso questi sono gli spettatori, che pagano un abbonamento per ricevere le immagini (Autorità 8 febbraio 1996 provvedimento n. 3605, Aida 1996, 434/3).

La ridotta quota di palinsesto dedicata da una TV ad una determinata programmazione (nella specie: gare motociclistiche) ne dimostra la limitata audience e testimonia pertanto l’ampia possibilità di sostituzione di questa programmazione con altre forme di intrattenimento (Autorità 8 febbraio 1996 provvedimento n. 3605, Aida 1996, 434/2).

I diritti di trasmissione televisiva di gare motociclistiche rappresentano un prodotto appartenente ad un più ampio mercato formato dai diversi programmi di formazione del palinsesto reciprocamente sostituibili (Autorità 8 febbraio 1996 provvedimento n. 3605, Aida 1996, 434/1).

Il mercato dell’editoria elettronica rappresenta un segmento rilevante per la valutazione di un’operazione di concentrazione (Autorità, 8 gennaio 1993, Aida 1993, 200/2).

Il mercato dell’offerta e della vendita degli spazi pubblicitari appare costituito da un insieme di sottomercati limitrofi ma distinti: ove i sottomercatì della pubblicità televisiva e della pubblicità su periodici non specializzati sono particolarmente contigui, per la maggiore intercambi abilità della pubblicità televisiva con quella dei periodici non specializzati rispetto alla pubblicità sui quotidiani (Garante, 7 maggio 1992, Aida 1992, 118/7).

Il mercato italiano dei libri e delle pubblicazioni edite all’estero costituisce un mercato separato da quello complessivo nazionale, poiché risponde a particolari esigenze del consumatore che non possono essere egualmente soddisfatte da edizioni in lingua italiana. (Autorità, 27 aprile 1992, Aida 1993, 198/2).

Data la definizione del mercato rilevante ex lege 287/90 quale l’entità comprendente tutti i prodotti e/o servizi che sono considerati intercambiabili o sostituibili dal consumatore, in ragione delle caratteristiche dei prodotti, dei loro prezzi e dell’uso al quale sono destinati, si può affermare che il mercato degli spazi pubblicitari appare costituito da un insieme di sottomercati distinti ma contigui e complementari, e che in particolare distinti sono anche i sottomercati degli spazi pubblicitari televisivi e rispettivamente degli spazi pubblicitari sulla stampa (Autorità, 11 aprile 1992 n. 469, Aida 1992, 117/4).

Nella valutazione delle quote di mercato di videocassette registrate occorre tenere conto anche delle vendite di registrazione abusive, che ammontano approssimativamente al 40% delle vendite ufficiali (Autorità, 5 febbraio 1992 n. 363, Concentrazione Fininvest/Amef e Amef/Ame, Aida 1992, Repertorio VII.13.3).

Il mercato dei libri d’arte e dei cataloghi di mostre rappresenta un segmento distinto del comparto dell’editoria libraria, il quale, per le caratteristiche della domanda, non è assimilabile ad altri segmenti (Autorità, 18 dicembre 1991 n. 273, Associazione Italiana Librai, Aida 1992, Repertorio VII.13.3).